In tempo di crisi...il paniere dell'Asia meridionale!
In Asia meridionale 1/3 della popolazione quasi 475 milioni di persone,vive con meno di 1 dollaro
al giorno, e l'80% vive con meno di 2 dollari al giorno.Più della metà dei bambini dell' Asia merd.vive in condizioni di assoluta povertà misurata in termini di privazioni di due o più bisogni primari es:salute ,educazione,acqua potabile e 4 bambini su 5 soffrono costantemente dell' assenza di almeno 1 bisogno primario.
L'aumento del prezzo dei prodotti alimentari è anche legato alla situazione d'emergenza che caratterizza tale zona geografica(India,Pakistan,Bangladesh e Sri Lanka),afflitta da disastri naturali ricorrenti ma anche e soprattutto da instabilità politica,violenza e conflitti.
Disastri naturali come i frequenti cicloni con coseguenti alluvioni hanno causato la distruzione dei raccolti contribuendo all' aumento dei prezzi.
Il lavoro minorile aumenta in momenti di crisi perchè costituisce un meccanismo di sopravvivenza per le famiglie .Il diritto alla scuola è negato.
Già in situazion normali ricorre al lavoro precoce il 13 % dei bambini dai 5 ai 14 anni, una percentuale che sale al 31 % in Nepal.
info:www.wfp.it
mondodomani@unicef.it
domenica 21 dicembre 2008
sabato 20 dicembre 2008
acqua pulita: la chiave della vita
La mancanza di acqua sicura di sevizi igienici è la principale causa di malattia nel mondo.
L'UNICEF lavora in tutto il mondo sia a livello nazionale che locale, per promuovere l'igiene e garantire l'acqua sicura come diritto di base e come necessità senza la quale tutti gli altri sforzi per mettere fine alla povertà fallirebbero..
L'acqua pulita è essenziale per vivere. Milioni di bambini nel mondo ancora si affidano ad acqua insalubre e servizi igienici inadeguati che mettono la loro vita in costante pericolo.
Se molti bambini non vanno a scuola è perchè:
- si ammalano di malattie intestinali dovute all'acqua inquinata;
- devono fare moltissimi km per arrivare ad una fonte potabile ed attingere acqua;
L'UNICEF lavora per migliorare le forniture d'acqua, i servizi igienici e le pratiche igieniche in più di 90 paesi - non solo migliorand la salute ma anche promuovendo la dignità della persona.
www.unicef.it
www.unicif.it/acqua
L'UNICEF lavora in tutto il mondo sia a livello nazionale che locale, per promuovere l'igiene e garantire l'acqua sicura come diritto di base e come necessità senza la quale tutti gli altri sforzi per mettere fine alla povertà fallirebbero..
L'acqua pulita è essenziale per vivere. Milioni di bambini nel mondo ancora si affidano ad acqua insalubre e servizi igienici inadeguati che mettono la loro vita in costante pericolo.
Se molti bambini non vanno a scuola è perchè:
- si ammalano di malattie intestinali dovute all'acqua inquinata;
- devono fare moltissimi km per arrivare ad una fonte potabile ed attingere acqua;
L'UNICEF lavora per migliorare le forniture d'acqua, i servizi igienici e le pratiche igieniche in più di 90 paesi - non solo migliorand la salute ma anche promuovendo la dignità della persona.
www.unicef.it
www.unicif.it/acqua
IO NON SONO "TERZO" A NESSUNO
Ancora oggi i mezzi di comunicazione di massa, soprattutto la televisione, attraverso i comunicati di esperti, giornalisti, conduttori, riferendosi ai Paesi in via di sviluppo o Emergenti, usano due termini terribili: "Terzo Mondo".
Come volontaria UNICEF posso assicurare che questo è l'unico mondo che abbiamo.
Non ne esistono tre. Nè in ordine di grandezza, nè di importanza.
Questa "tristissima"espressione è stata mutuata dal mondo economico /politico, l'economista francese Souvy lo coniò, nel secolo scorso, per contrapporre un occidente ricco ad un oriente povero o addirittura sottosviluppato.
La foto del blog comunica che quelle persone rappresentate hanno una dignità ed un valore che non possono essere confusi con le ristrettezze in cui sono costretti a vivere, certo non per scelta.
Quindi il sostantivo (mondo) e l'aggettivo (terzo) non dovrebbero mai essere usati, perchè il rispetto verso l'altro inizia dall'uso corretto delle parole che in questo caso non esprimono alcun senso, anzi contriubuiscono negativamente a svilire quelle identità che già tanta fatica fanno ad emergere.
Quando questi termini vengono citati, si stimola ad associare la divisione di classe, riferendosi in particolare al "terzo stato" durante la Rivoluzione Francese, che appunto era considerato come la classe sociale più bassa e non degna di alcuna considerazione nè politica nè umana.
Come volontaria UNICEF posso assicurare che questo è l'unico mondo che abbiamo.
Non ne esistono tre. Nè in ordine di grandezza, nè di importanza.
Questa "tristissima"espressione è stata mutuata dal mondo economico /politico, l'economista francese Souvy lo coniò, nel secolo scorso, per contrapporre un occidente ricco ad un oriente povero o addirittura sottosviluppato.
La foto del blog comunica che quelle persone rappresentate hanno una dignità ed un valore che non possono essere confusi con le ristrettezze in cui sono costretti a vivere, certo non per scelta.
Quindi il sostantivo (mondo) e l'aggettivo (terzo) non dovrebbero mai essere usati, perchè il rispetto verso l'altro inizia dall'uso corretto delle parole che in questo caso non esprimono alcun senso, anzi contriubuiscono negativamente a svilire quelle identità che già tanta fatica fanno ad emergere.
Quando questi termini vengono citati, si stimola ad associare la divisione di classe, riferendosi in particolare al "terzo stato" durante la Rivoluzione Francese, che appunto era considerato come la classe sociale più bassa e non degna di alcuna considerazione nè politica nè umana.
lunedì 24 novembre 2008
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