sabato 20 dicembre 2008

IO NON SONO "TERZO" A NESSUNO

Ancora oggi i mezzi di comunicazione di massa, soprattutto la televisione, attraverso i comunicati di esperti, giornalisti, conduttori, riferendosi ai Paesi in via di sviluppo o Emergenti, usano due termini terribili: "Terzo Mondo".
Come volontaria UNICEF posso assicurare che questo è l'unico mondo che abbiamo.
Non ne esistono tre. Nè in ordine di grandezza, nè di importanza.
Questa "tristissima"espressione è stata mutuata dal mondo economico /politico, l'economista francese Souvy lo coniò, nel secolo scorso, per contrapporre un occidente ricco ad un oriente povero o addirittura sottosviluppato.
La foto del blog comunica che quelle persone rappresentate hanno una dignità ed un valore che non possono essere confusi con le ristrettezze in cui sono costretti a vivere, certo non per scelta.
Quindi il sostantivo (mondo) e l'aggettivo (terzo) non dovrebbero mai essere usati, perchè il rispetto verso l'altro inizia dall'uso corretto delle parole che in questo caso non esprimono alcun senso, anzi contriubuiscono negativamente a svilire quelle identità che già tanta fatica fanno ad emergere.
Quando questi termini vengono citati, si stimola ad associare la divisione di classe, riferendosi in particolare al "terzo stato" durante la Rivoluzione Francese, che appunto era considerato come la classe sociale più bassa e non degna di alcuna considerazione nè politica nè umana.

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